La pace “non è, purtroppo, oggi, un obiettivo di Putin. Lo dicono i numeri: un milione e 600 mila soldati in campo, più 5 milioni di riserve, un esborso superiore a quello della Guerra Fredda. Un’economia di guerra pianificata”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “La pace in Ucraina e Israele non la raggiungeremo da soli, come Occidente, ma con un multilateralismo rinnovato, un’Onu autorevole che imponga il rispetto del diritto internazionale”, aggiunge a Il Corriere della Sera. C’è poi la puara che la Russia possa invadere l’Europa e qui Crosetto chiosa: “Finlandia, Svezia, per non dire dei Paesi baltici: conoscono bene la Russia e vedono il rischio di una guerra. Non credo che siano tutti improvvisamente impazziti . Poi, c’è la Germania: il governo uscente era di centrosinistra, aveva la riduzione delle spese militari nel programma, eppure ha cambiato in un giorno la Costituzione, facendo un favore al governo successivo, ma per loro era un imperativo morale”. E ancora: “Il diritto internazionale o non vale per nessuno o vale per tutti. L’Onu deve trovare la forza per imporre tale assioma. È la prospettiva di Trump anche per la pace in Medio Oriente, ma vanno coinvolti tutti, anche la Cina e i Brics. Io lo predico da due anni”.