Ucraina, Guerini: Non è tempo di ambiguità, ora serve chiarezza

“Il presidente Mattarella sta offrendo a noi e all’Europa il filo rosso di una riflessione importante per comprendere il nostro tempo e indicare una strada per gli europei. È un filo comune che lega i discorsi molto importanti che fece a Marsiglia e poi a Lubiana, poche settimane fa, fino ad arrivare a quello, alto e vibrante, di domenica al Bundestag. Cioè la consapevolezza della posta in gioco in questa fase di tumultuoso cambiamento e l’esigenza di esserne all’altezza. Come Italia, come Europa, forse anche come Occidente, se non fosse in questo momento complicato da definire. E la posta in gioco è la volontà di alcuni di imporre il ritorno senza regole della forza per affermare la supremazia e la saldezza che invece noi dobbiamo avere contro chi è responsabile delle criminali guerre di aggressione di questi tempi”. Così Lorenzo Guerini, presidente del Copasir ed ex ministro della Difesa. Nell’intervista a il Corriere della Sera spiega: “Vedo divisioni nella maggioranza che non fanno bene all’immagine di affidabilità dell’Italia e mi auguro chiarezza da parte del governo. Non è tempo di ambiguità o interessate titubanze o di posizionamenti per presunti tornaconti elettorali. Putin è uno dei “Dottor Stranamore” cui ha fatto riferimento il capo dello Stato. Quella condotta da lui contro l’Ucraina è una guerra criminale, contro il diritto internazionale, contro la popolazione civile ucraina. Una guerra decisa per aspirazione di potenza. A cui l’Europa ha reagito sostenendo la difesa di Kiev. Nel momento più difficile per l’Ucraina di questi ultimi mesi, bisogna aumentare gli sforzi per rafforzarne la capacità di difesa e proteggere popolazione e infrastrutture civili per affrontare l’inverno”.