“La presidente della Commissione europea ha già parlato di escludere alcune spese per la difesa dai calcoli del deficit del Patto di Stabilità, questo lo sosteniamo da tempo con l’Italia. E poi possiamo pensare a meccanismi europei di stabilità, forse a fondi non utilizzati, ad altre politiche come i fondi di coesione, e forse a lungo termine riflettere anche sull’emissione di Eurobond per la difesa”. Così il ministro francese per l’Europa, Benjamin Haddad. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “Siamo nel processo elettorale tedesco e quindi è un momento molto particolare. Ma sento le diverse squadre oggi, e in particolare quella di Friedrich Merz, dire comunque che vogliono mettere la difesa nel cuore delle preoccupazioni europee. È il momento della verità per tutti gli europei. Dobbiamo essere ambiziosi, creativi e soprattutto agire in fretta. Il mondo non ci aspetterà”. E ancora: “La questione non è essere pro o anti-Trump. Vi ricordo che il presidente Macron ha parlato due volte con Donald Trump negli ultimi due giorni, ha anche organizzato un colloquio tra il presidente eletto e Zelensky lo scorso dicembre, a margine dell’inaugurazione di Notre-Dame. La questione è sapere come possiamo farci rispettare in questo negoziato. Gli europei hanno dato all’Ucraina tanto quanto gli americani negli ultimi tre anni, e continueranno a farlo. L’unico modo per farsi sentire a Washington è restare uniti e mostrare che gli europei difenderanno i loro interessi senza la minima debolezza”.