La centrale di Zaporizhzhia è stata progettata con i massimi livelli di sicurezza. “I reattori hanno un livello di sicurezza adeguato, verificato dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica”. Così Marco Ricotti, professore del Politecnico di Milano, dove insegna Impianti nucleari. I reattori non sono in funzione da febbraio 2022 e “nella sostanza sono inerti: forse, ora, il combustibile è più al sicuro lì”, precisa l’esperto del Polimi in un colloquio con il Corriere della Sera. E ancora: “Se il calore non viene rimosso per diverse ore e giorni, il nocciolo si può danneggiare fino alla fusione — spiega il professore del Mit —. Ma questo processo ha una scala di tempo e gravità direttamente proporzionali al calore di decadimento del nocciolo, oggi molto basso”.