“Per Trump i segni di rispetto di Putin sono stati più importanti che spingerlo al cessate il fuoco. Putin crea per lui l’illusione del dialogo. Una volta che Trump capirà che non porta a nulla, dirigerà l’ira contro Zelensky: non è incline a essere duro con persone come i leader russo o nordcoreano”. Lo dice Andriy Kurkov è il più celebre scrittore ucraino. In un’intervista a Repubblica spiega che a Istanbul “è stato un tentativo di avviare un motore. Se si avvia, dovrà funzionare per mesi senza produrre risultati reali. Quello che conta è il processo, perché è più realistico di qualsiasi accordo. Ed è importante per entrambi. La Russia dirà: vedete?, siamo nei negoziati, non creiamo ostacoli e stiamo parlando. Quanto all’Ucraina, se le trattative andranno avanti, per un po’ la Russia bombarderà meno: non sarebbe logico essere molto aggressivi sui civili durante i cosiddetti colloqui di pace”. All’orizzonte, per Kurkov, non c’è la pace duratura: “Sono sicuro di no. Il massimo che può darci è una breve pausa nelle ostilità. Ma non influenzerà la linea del fronte. Può avere effetto solo sui bombardamenti con i missili”.