Ucraina, Tajani: Ue partecipi a negoziati, sicurezza europea a rischio

“Dobbiamo partecipare ai negoziati. Abbiamo imposto forti sanzioni alla Russia e la nostra sicurezza è a rischio. I contatti tra i leader prima dell’incontro in Alaska vanno in questa direzione”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nella riunione in video conferenza dei ministri degli Affari esteri dell’Unione europea dedicata a Ucraina e Medio Oriente. “La pace è pace solo con la giustizia. Una pace senza giustizia non è pace. Sosteniamo gli sforzi del presidente Trump e vediamo alcuni progressi. Speriamo si raggiunga un accordo il prima possibile, ma sappiamo che non sarà facile”, ha proseguito. “Il messaggio politico rappresentato dall’unità dell’Europa, come abbiamo dimostrato nelle ultime settimane, è essenziale. È anche importante mantenere un forte coordinamento transatlantico con i nostri alleati americani”, ha aggiunto. “Alcune delle richieste di Mosca sembrano inaccettabili, come l’imposizione della lingua russa nei territori occupati o le rivendicazioni territoriali. Zaporizhzhia è solo un esempio. La centrale nucleare deve rimanere nelle mani dell’Ucraina, all’interno di una zona smilitarizzata”, ha sottolineato Tajani. “Sono in contatto su questo tema con il direttore generale Grossi e l’Agenzia delle Nazioni Unite per il nucleare. Qualsiasi soluzione diplomatica deve proteggere la sovranità dell’Ucraina, la sua integrità territoriale e la sua libertà di scegliere il proprio futuro, compreso il suo percorso verso l’Ue. L’Ucraina ha bisogno di garanzie di sicurezza credibili”, ha osservato. “Abbiamo bisogno di un trattato che regoli tutte le questioni ed eviti la possibilità di nuove aggressioni. Anche grazie agli sforzi europei, l’Ucraina ha oggi uno degli eserciti più forti al mondo: le richieste russe di smilitarizzazione non sono accettabili. Il cessate il fuoco è una condizione preliminare per un vero negoziato. Nel frattempo, dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina, per avviare i negoziati da una posizione equilibrata. Dobbiamo anche fare di più con lo strumento delle sanzioni e con il sostegno finanziario e militare all’Ucraina”, ha concluso Tajani.