La Turchia aveva ospitato i colloqui di pace tra russi e ucraini nel marzo 2022 che però terminarono senza un accordo per la scoperta delle atrocità commesse dall’esercito russo a Bucha. Mosca ha sempre negato questi crimini. I colloqui bilaterali sono fermi da più di tre anni, ma da metà febbraio Trump sta cercando di rilanciarli, in particolare avvicinandosi alla Russia, anche se ciò significa riprendere la retorica sulle cause dell’invasione che ha causato almeno decine di migliaia di morti, tra civili e militari. Inizialmente, Kiev e i suoi alleati europei avevano chiesto a Putin di “accettare un cessate il fuoco” di 30 giorni, altrimenti sarebbero state adottate “sanzioni massicce”. Il presidente russo, ignorando questo ‘ultimatum’, si era dichiarato pronto per colloqui “diretti” tra russi e ucraini il 15 maggio a Istanbul. Zelensky aveva così risposto offrendosi di incontrare Putin “di persona”.
(AFP)