“Io non credo che Draghi, in questo momento, sia interessato a entrare in competizione con von der Leyen, che resta l’unica candidata presidente della Commissione per il Partito Popolare, vincitore di queste elezioni. La maggioranza con socialisti e Renew sembra tenere: starà a loro decidere se e come allargare la maggioranza in Parlamento”. Lo dice Luigi Di Maio ragionando sulle elezioni europee e su un ruolo per l’ex premier. Dopo un lungo periodo di silenzio, l’ex ministro degli Esteri parla a la Stampa. E boccia il Movimento 5 Stelle: “Se i cittadini percepiscono che le tue proposte non sono fattibili o realistiche, non ti votano. Guardiamo i risultati: vincono i partiti che hanno sostenuto e sostengono i cardini dell’agenda Draghi, a partire dall’Ucraina, che sostengono Israele, supportando la soluzione a due stati, e che hanno preso una ferma posizione sulla Nato e sull’europeismo. Fratelli d’Italia e Pd in questa tornata elettorale hanno ottenuto circa il 50% quasi dei consensi. Perdono, invece, i partiti che hanno buttato giù Draghi e perdono i due leader di centro che, incapaci di trovare un accordo, si sono cannibalizzati a vicenda”. Poi l’attacco a Giuseppe Conte la cui cola è “aver snaturato il Movimento, che oggi è un partito ancora più chiuso e verticistico del passato. Un tempo era più plurale, c’erano più “anime” diverse. Conte lo ha modellato a sua immagine e somiglianza, ha fatto un’operazione legittima, che gli è stata consentita senza che nessuno alzasse un dito. Per questo credo che, nonostante questo risultato negativo, dentro al Movimento non cambierà niente”.