“Non abbiamo mai avuto un patto equivalente a livello industriale nell’Ue, nonostante la Commissione abbia fatto tutto ciò che era nel suo potere per colmare questo divario. Nonostante una serie di iniziative positive in corso, ci manca ancora una strategia industriale complessiva per rispondere in aree molteplici”. È quanto dichiarato dall’ex-premier italiano e relatore per il rapporto sul futuro della competitività europea, Mario Draghi, alla Conferenza di alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali, prendendo come riferimento gli Stati Uniti che “stanno usando politiche industriali su larga scala per attirare capacità manifatturiere di alto livello all’interno dei loro confini, incluse quelle di industrie europee, mentre usano il protezionismo per tagliare fuori concorrenti e sfruttano il potere geopolitico per assicurarsi catene di approvvigionamento”. Draghi ha fatto in primis riferimento all’assenza di una strategia per “recuperare la corsa sulle tecnologie critiche”, da cui emerge che “oggi investiamo meno di Stati Uniti e Cina in tecnologie digitali avanzate, incluse quelle per la difesa e la sicurezza”.
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