“Gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni Paesi significative espansioni del deficit, né sono pensabili contrazioni nella spesa sociale e sanitaria: sarebbe non solo un errore politico, ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che è parte dell’identità europea, quell’identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia”. Lo dice l’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, in audizione davanti alle commissioni Unione europea, Bilancio e Industria e agricoltura del Senato e Bilancio, Attività produttive Politiche dell’Unione europea della Camera, in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. “Il ricorso al debito comune è l’unica strada”, aggiunge.