“L’Italia ribadisce il suo impegno per l’efficiente attuazione dell’ambizioso Piano Strutturale di Bilancio a Medio Termine e ricordiamo che la nostra posizione di bilancio è migliorata nel 2024”. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’eurogruppo ha sottolineato che “si confermano prospettive favorevoli per l’economia italiana, con risultati preliminari più positivi del previsto per il primo trimestre del 2025, in un contesto di elevata incertezza”. “Tutto ciò ha prodotto il miglioramento delle prospettive del debito italiano, creando slancio e fiducia” ha aggiunto. Giorgetti ha rimarcato che “l’Italia si impegna a uscire tempestivamente dalla procedura d’infrazione. Tuttavia, registriamo un problema che dobbiamo risolvere. Le raccomandazioni invitano gli Stati membri ad aumentare la spesa per la difesa”. Il “problema è che questi aumenti vengono trattati in modo asimmetrico: gli Stati membri al di fuori della procedura d’infrazione possono utilizzare la flessibilità della clausola nazionale di salvaguardia (Nec) ed evitare una procedura anche con disavanzi superiori al 3%, mentre gli Stati membri già in procedura d’infrazione non possono utilizzare la stessa flessibilità e uscire dalla procedura se il loro disavanzo è superiore al 3% a causa della spesa per la difesa”. In altre parole
significa che “accettare l’invito ad aumentare la spesa per la difesa impedirebbe per sempre la nostra uscita dalla procedura d’infrazione. È fondamentale trovare una soluzione per aggiornare queste regole all’emergenza che stiamo vivendo per evitare che sembrino stupide e senza senso”.