La Commissione europea ha archiviato la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per la non corretta attuazione della direttiva comunitaria sulla determinazione e la gestione del rumore ambientale. La decisione è arrivata il 19 aprile, dopo un articolato confronto tra la direzione per le Valutazioni Ambientali del ministero e la Commissione, che nel 2018 aveva contestato nel parere motivato all’Italia di essere venuta meno agli obblighi di elaborare mappature, mappe acustiche strategiche e piani d’azione per un consistente numero di agglomerati e assi stradali-ferroviari. Lo rende noto il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica in una nota, spiegando che “nel tempo, il ministero ha sollecitato i gestori delle infrastrutture dei trasporti principali e le autorità competenti per reperire tutta la documentazione non trasmessa nei tempi previsti e inviarla alla Commissione europea, per sanare il quadro delle carenze”. Il ministro Gilberto Pichetto definisce l’archiviazione della procedura “una buona notizia per il Paese, che premia l’importante lavoro di interlocuzione svolto in questi anni dalle strutture ministeriali, oltre che l’impegno delle realtà locali nella complessa pianificazione su questo tema”.