“Per restare competitivi servono risorse. Anzitutto fondi per i nostri sistemi educativi – e in Italia permane un significativo deficit di istruzione nell’ambito delle lauree Stem – e per la ricerca, oltre a intese che assicurino l’approvvigionamento delle materie prime indispensabili per la produzione delle nuove tecnologie. La sovranità in campo tecnologico si nutre di questi fatti e di cooperazione, perché non è indifferente la questione della internazionalizzazione della ricerca e degli investimenti relativi, della tutela del valore strategico di alcuni ambiti”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla 17esima edizione del Simposio Cotec, a Las Palmas de Gran Canaria, quest’anno dedicato al tema della Sovranità tecnologica. “Pensiamo ad alcuni aspetti rilevanti – continua -. Il primo riguarda l’aerospazio e le sue ricadute, con la realizzazione di una capacità europea. Da alcuni anni i satelliti europei vengono messi in orbita attraverso lanciatori privati di Paesi terzi, a causa della indisponibilità dei motori russi usualmente impiegati per i razzi vettori. Si tratta di un esempio delle criticità legate a carenze nelle scelte comunitarie in argomento”. (Segue)