“Sedici mesi fa, oltre 400 milioni di europei hanno partecipato al più grande esercizio democratico transnazionale al mondo. Il loro messaggio è stato chiaro e inequivocabile: l’Europa deve semplificare, deve funzionare meglio, muoversi più rapidamente e produrre risultati. Il messaggio è stato recepito; abbiamo ascoltato e ora stiamo agendo: l’Europa è aperta alle imprese”. Lo scrive Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, in un suo intervento su il Corriere L’Economia. “Troppo spesso dimentichiamo che ciò che le persone apprezzano di più dell’Europa sono le cose che rendono la loro vita più semplice. La libertà di vivere, lavorare, viaggiare e studiare attraversando le frontiere. La possibilità di scegliere tra più opzioni, con prezzi più bassi e meno ostacoli. Quella tranquillità che deriva dall’appartenenza a un’Unione, dove insieme siamo più sicuri, più forti e otteniamo di più”, scrive ancora Metsola. Che aggiunge: “La verità è che, lungo il percorso, questo grande slancio europeo ha iniziato a perdere vigore. Sono emersi nuovi livelli di burocrazia. Tutti i dirigenti aziendali menzionano la parola ‘regolamentazione’ dopo pochi minuti di conversazione. È una preoccupazione legittima quando si accumulano decine di migliaia di pagine di norme, indipendentemente dalle buone intenzioni con cui sono state redatte, ma spesso senza una riflessione adeguata su come funzionano nella pratica”.