“Noi abbiamo sempre saputo che l’Italia non rischiava l’isolamento. Qualcun altro no. O meglio qualcun altro ha sperato di poter caricare sulle spalle di Giorgia Meloni un eventuale fallimento nella distribuzione dei pesi nella nuova Commissione europea. E invece cinque anni fa non avevamo neppure un vicepresidente, oggi ne abbiamo uno esecutivo. Con buona pace di chi raccontava altro”. Così Nicola Procaccini, copresidente di Ecr, il gruppo dei conservatori di Strasburgo. In una intervista a Il Corriere della Sera spiega ancora sull’elezione di Fitto a vicepresidente esecutivo: “È un chiaro riconoscimento di un ruolo dell’Italia in Europa. Della credibilità del nostro governo nelle istituzioni comunitarie. E una legittimazione delle posizioni conservatrici: ora contiamo due vicepresidenti al Parlamento e uno dei vicepresidenti esecutivi della Commissione. Con deleghe importanti”. E poi: “La lettera di incarico di Fitto gli conferisce la supervisione sulle deleghe di altri commissari: Agricoltura, Pesca, Trasporti, Turismo. Significa attribuire al nostro commissario un ruolo politicamente estremamente importante. E sono certo che Fitto lo svolgerà al meglio. È un politico competente e preparato, con una lunga esperienza sul territorio e in Europa, che coniuga idee chiare e capacità di dialogo”.