“L’Europa è di fronte ad un problema esistenziale e credo che tutti si rendano conto che nella nuova situazione geopolitica, lo status quo non sia possibile. I dossier aperti sono molti e collegati tra loro. Non si può pensare ad una Europa più competitiva sul piano economico e più autonoma sul piano strategico senza approfondire il mercato unico in tutti i settori – inclusa l’unione bancaria ma non solo – e senza strumenti per investire su aree fondamentali come innovazione e ambiente”. Così Lucrezia Reichlin, economista e docente della London Business School. In una intervista a La Stampa spiega: “Bisogna avere un bilancio federale più ampio e con un più chiaro orientamento sulle priorità, un fondo comune per ambiente e innovazione, accordi industriali cross-border e un mercato comune dei capitali. Bisogna anche capire che senza un’attenzione alle conseguenze sociali del mercato unico, non ci sarà mai il sostegno democratico per queste politiche”.