“Con la normalizzazione delle relazioni con la Russia, l’Europa è stata in grado di soddisfare la propria domanda di energia importata grazie all’acquisto di un’ampia gamma di gasdotti, che hanno rappresentato circa il 45% delle importazioni di gas naturale dell’UE nel 2021. Ma questa fonte di energia relativamente a buon mercato è ora scomparsa con un costo enorme per l’Europa. L’UE ha perso più di un anno di crescita del PIL e ha dovuto reindirizzare ingenti risorse fiscali verso i sussidi energetici e la costruzione di nuove infrastrutture per l’importazione di gas naturale liquefatto”. E’ quanto si legge nel report sulla competitività presentato a Bruxelles dall’ex presidente del Consiglio e della Bce Mario Draghi.