Usa-Cina, Gressani (Grand Continent): Ue umiliata, per Pechino conta la potenza

Gilles Gressani, fondatore e direttore del ‘Grand Continent’, la piattaforma editoriale di geopolitica più influente d’Europa, dice: “Improvvisamente ci si rende conto di cos’è la Cina”. Nell’intervista a Il Corriere della Sera spiega cosa intende: “Ci siamo abbeverati per decenni all’idea approssimativa che i cinesi copiano, gli americani innovano e gli europei regolano: frasi che quando le ripeti abbastanza, alla fine inizi a crederci e perdi di vista la realtà. E sta accadendo in modo spettacolare, come con Donald Trump tutto lo è. Per negoziare l’accordo con Pechino, Trump ha atteso la fine del Plenum del partito comunista. È come se avesse atteso la fine della crisi del governo francese per negoziare con l’Europa. E non l’ha fatto”. E ancora: “Nel 2022 il porto di Shenzhen carica e scarica più container di tutti i porti americani insieme. La Cina sta producendo il doppio dell’eolico e del solare di tutto il resto del mondo insieme. E i suoi ricercatori producono più paper sull’intelligenza artificiale di quelli di Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione europea insieme. Ma chi oggi fra le persone colte in Europa è in grado di citare tre cinesi viventi”. Aggiunge Gressani sull’Europa: “Ci stiamo risvegliando per capire come funziona oggi il mondo. E funziona in modo abbastanza scioccante. Per Trump il mondo è fatto di zone d’influenza, una visione che ha preso da come la Silicon Valley pensa il mondo”. E poi: “L’accordo commerciale con Trump concluso a Turnberry, in Scozia, è percepito dalla maggioranza degli europei come un’umiliazione. C’è paura e sconcerto. Invece la dottrina fondamentale delle élite europee è che a da passà ‘a nuttata. Quando si perde una sfida strategica, è una biforcazione. Non torni indietro. Non è una questione tecnica, ma di rango. E da come trattano i tedeschi in questi giorni, i cinesi l’hanno capito”.