“Credo che ci sia una grande differenza tra noi e attuali membri dell’opposizione, tra i nemici che indica c’è anche il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sarebbe un nostro nemico.
Ora, io non so in base a che cosa il Presidente eletto degli Stati Uniti si debba definire un nostro nemico. Se si sta parlando del rischio di una politica economica protezionistica è ovvio che è qualcosa che dobbiamo evitare, non so se presentarsi da qualcuno definendolo un nemico possa aiutare questo dialogo”. Così la premier, Giorgia Meloni, nella replica delle comunicazioni alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre 2024.
“Le persone serie che leggono la politica estera sanno che gli Stati Uniti pongono all’Europa la questione del surplus commerciale che l’Europa ha nei confronti degli Stati Uniti, ma non è un tema che si è inventato Donald Trump, se vogliamo essere onesti. Lo scorso anno al Consiglio europeo abbiamo cominciato a parlare seriamente del tema della competitività europea, rispondendo l’Inflation Reduction Act, cioè un’iniziativa con la quale l’attuale amministrazione democratica americanaguidata da Joe Biden metteva 400 miliardi di euro per proteggere le industrie americane e questo ha portato in Europa un dibattito per capire come potevamo difenderci da quella che era una politica protezionista americana. Allora cerchiamo di essere seri quando affrontiamo queste materie perché altrimenti non riusciamo a leggere i fenomeni e non riusciamo a dare le risposte”, precisa.