Roberto Perli dal 2023 è il responsabile del System Open Market Account (Soma) presso la Federal Reserve Bank di New York. Gurando al domani dice che “è molto probabile, assumendo una crescita costante del Pil, che il bilancio della Fed in futuro tornerà a superare il picco del 2022. È semplicemente un fatto aritmetico. Ma se lo si calcola in percentuale del prodotto interno lordo, si può notare che è previsto che dovrebbe rimanere costante e ben inferiore al picco del 2022”. In una intervista a Il Sole 24 Ore Perli spiega: “Le riserve bancarie sono cresciute leggermente. Però nella formula va considerata anche la liquidità presente nel reverse repo market che era pari a 2.400 miliardi due anni fa e che adesso oscilla tra i 400-500 miliardi. Questa liquidità è stata prelevata dal conto Fed da parte dei fondi monetari e altre controparti e ha assorbito molte emissioni di titoli di Stato a breve termine del Tesoro. Sommando tutte le componenti in gioco quindi il flusso netto di liquidità all’ingrosso è diminuito a partire da metà 2022 di circa lo stesso ammontare della riduzione del bilancio della Fed”. E infine: “Quello che il mercato sta dicendo, attraverso questo parametro, è che a un certo punto da qui a 10 anni la Fed taglierà i tassi. Perché in questo momento i tassi a breve sono più alti dei tassi neutrali. Nel passato molte volte è successo che nel medio-lungo termine è arrivata una recessione. Non è detto che avvenga a breve termine. Il mercato, con azionario ai massimi e corporate bond in salute, ci dice che è invece abbastanza probabile che ci sarà un soft landing”.