“Fondamentale è la temperatura dell’oceano sopra una certa soglia (più alta è maggiore sarà l’energia disponibile al sistema) e un’ umidità sufficientemente alta che permetta di sviluppare queste condizioni temporalesche locali”. Spiega così gli uragani Enrico Scoccimarro, ricercatore del Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. In una intervista a Il Corriere della Sera spiega su Milton: “In questi giorni c’è una anomalia calda nel Golfo del Messico in superficie e in profondità e questo permette che ci sia energia continua che alimenta il sistema”. E ancora: “Rientra nella categoria 5 nella sua massima espressione al largo che ha poi colpito gli Usa ad una intensità minore. Ma non è un caso isolato. L’eccezionalità in questo caso risiede nel fatto che nella regione non si vedeva un evento così da cento anni”.