“In questo momento specifico l’Italia non è autosufficiente sulle filiere del mais, il grano tenero e il grano duro”. Così il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, a margine della Festa dell’educazione alimentare e della pace. “Dobbiamo, però, fare un ragionamento più ampio – aggiunge -. In questo caso dobbiamo ragionare di Europa, allora scopriamo che per quanto riguarda la filiera del mais oggi siamo al 93% di autosufficienza, per quanto riguarda il grano tenero produciamo il 143% del fabbisogno comunitario, per il grano duro siamo vicini all’80%. Ma soprattutto dovremo utilizzare quei 9 milioni di ettari che l’Europa ha autorizzato in termini di possibile coltivazione e che prima erano bloccati, per renderli produttivi: così in queste filiere riusciremmo a raggiungere l’autosufficienza. Se nell’olio di semi, al di là della superficie, non ci dovessimo riuscire, vale sempre la pena lavorare per importare il prodotto da quei Paesi che hanno le stesse caratteristiche produttivo che richiediamo ai nostri imprenditori, in modo che non ci sia una forma di concorrenza sleale sulle procedure in termini di applicazioni delle regole e del rispetto delle norme, garantendo i cittadini consumatori sulla qualità del cibo”.