“Dobbiamo confrontarci con il resto d’Europa, e confrontandoci con il resto d’Europa l’Italia dovrebbe darsi una bella accelerata, anche dal punto di vista della creazione del mercato dell’auto elettrica che sta procedendo in maniera più lenta rispetto agli altri Paesi europei. Ma anche dal punto di vista della creazione del tessuto industriale di questa nuova forma di mobilità. Quindi creare un network di produzione delle batterie, un’industria, e anche una filiera del riciclo che consentirebbe di rendersi indipendenti dalle forniture di Paesi esteri e creare una sorta di miniera italiana nel tempo”. Così Massimo Nordio, presidente di Motus-E, a margine dell’evento ‘I trasporti italiani ed europei e la sfida del 2035’, in corso a Roma. “Il treno di creazione della rete di ricarica pubblica – aggiunge – è ampiamente in corsa e lanciatissimo, grazie anche all’aiuto dei fondi del Pnrr. La crescita della rete pubblica sta proseguendo sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo in maniera molto spedita. Dal punto di vista delle ricariche private qualche giorno fa è stata rilasciata la piattaforma che consente alle aziende di accedere a circa 80 milioni di disponibilità di fondi per passare a questa nuova forma di mobilità per il loro parco veicoli. La direzione e la ricetta la riassumo nel concetto di fare gioco di squadra. Gli stakeholder coinvolti sono tantissimi e se remano tutti nella stessa direzione il risultato si raggiunge molto prima”.