“Si parla molto di intermodalità, oramai è una parola di moda e comune, tutti parlano di riduzione di CO2, di impatto ambientale, però io dico intermodalità è qualcosa di assolutamente necessario oggi”. Così Curzio Boaretto, direttore generale CargoBeamer Italia, parlando a GEA a margine di LetExpo25 a Verona. “Il mondo è congestionato, abbiamo inquinamento, abbiamo autostrade piene, abbiamo problemi di sicurezza stradale, problemi di impatto ambientale, quindi lo shift modale, come si chiama tecnicamente, vuol dire spostare i camion dalla strada alla ferrovia, oramai è un percorso imprescindibile”, ha spiegato. In questo senso, CargoBeamer “è una società che crede fermamente in questo modello di business, è una società che ha basato tutto su questo shift modale, su questo trasporto intermodale. In particolar modo, oltre agli operatori intermodali convenzionali, ha sviluppato un brevetto autonomo, dove tramite dei vagoni particolari e delle piattaforme particolari è possibile portare i camion, tecnicamente non gruabili, quindi non nati per fare intermodale, sulla ferrovia. Noi possiamo caricare camion normali, frigoriferi, cisterne, qualsiasi tipo di mezzo con questo sistema innovativo sul treno, quindi far provare alla nostra committenza, cosa vuol dire togliere camion dalla strada, fare solo il primo e l’ultimo miglio con il sistema convenzionale e fare le lunghe tratte via ferrovia”.