Cdp, Gorno Tempini: “La strada della sostenibilità richiede ingenti investimenti”

“Non si può parlare di ambiente senza pensare al sociale e quindi senza avere la preoccupazione di non lasciare indietro nessuno e di portarsi appreso le nuove generazioni che saranno quelle che subiranno le scelte o le non scelte di oggi e aiuteranno in futuro a proseguire sulla strada, la strada della sostenibilità. E dall’altro lato la strada della sostenibilità richiede ingenti investimenti e qui il tema dell’innovazione è importantissimo. L’intelligenza artificiale è uno degli aspetti critici ma non solo, quindi innovazione va assolutamente di pari passo con gli altri fattori Esg… Infatti la sostenibilità si trova in un crocevia a questo momento”. Lo ha detto Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti, a margine del 3° Forum Multistakeolder ‘Giovani, innovazione, sostenibilità’ in corso a Palazzo Mezzanotte a Milano. “La Cina sta investendo in tecnologia cifre enormi, gli Stati Uniti quando si parla di investimenti per esempio in intelligenza artificiale muovono centinaia di miliardi. Intanto che l’Europa rimane divisa in tanti Stati membri, in tante iniziative che diventano più piccole e a livello complessivo e poi molto frammentate, capite bene che il rischio è che l’Europa sia tagliata fuori. Oggi è un rischio ma l’Europa ha ancora le competenze nonché le risorse per poterlo fare ed è per questo che dico che siamo a un un crocevia auspicando un’Europa che non miri solo a regolare, eppure cosa giusta da fare, ma che sia concentrata sul giocare”, ha spiegato.

Per Gorno Temprini “l’Europa ha due problemi da un punto di vista della capacità finanziaria. Uno è la frammentazione degli Stati,e da questo punto di vista l’auspicio è che ci possano essere dei programmi della Commissione in questa direzione. Ma poi abbiamo un secondo problema. Negli Stati Uniti la grande parte degli investimenti è privato e in Europa mancano gli attori di grandi dimensioni come possono essere Google, Meta, Microsoft che mettono sul piatto le centinaia di miliardi. Quindi l’Europa ha un doppio svantaggio da questo punto di vista che deve affrontare per non rimanere indietro”.