“Penso che le energie rinnovabili saranno sempre più presenti in Egitto. Abbiamo raggiunto risultati notevoli in questi ultimi anni. La nostra generazione è molto interessata a questo tema, quindi credo che ci sia un buon futuro qui. Abbiamo anche un clima favorevole; siamo uno dei paesi più promettenti, con una posizione strategica sia per l’energia eolica che per quella solare. Io ho creato un progetto sull’idrogeno verde pioneristico e se verrà attuato, potremo diventare uno dei paesi leader in questo settore”. Così Julia A. Gendy, neo ingegnere alla British University d’Egitto, durante la Cairo Sustainable Energy Week che si tenuta la scorsa settimana nella capitale egiziana. “Il mio progetto nasce dalla considerazione che esiste molta acqua non potabile o non trattata che viene prodotta insieme al petrolio. Non possiamo abbandonare il petrolio, ci sono molte applicazioni in cui continueremo ad usarlo. Tuttavia, possiamo utilizzare l’acqua scartata dagli impianti petroliferi per l’idrogeno verde, ed è proprio questo il mio progetto: produrre idrogeno verde da acqua non trattata per creare una fonte di energia molto efficace, ovvero l’idrogeno”. “Il mio è il primo progetto al mondo che produce idrogeno dall’acqua ‘di formazione’. A livello mondiale, penso che in Europa ci siano paesi che producano idrogeno dall’acqua dolce e altri che cercano di farlo dall’acqua di mare. Tuttavia, nessun altro paese ha pensato di produrre idrogeno dall’acqua che viene dagli impianti petroliferi”, sottolinea Gendy. “Era un progetto di laurea, che non ha comportato costi. Ho utilizzato materiali riciclabili e riutilizzabili e non c’è stato alcun finanziamento o supporto economico. Tuttavia, nei prossimi passi, quando passeremo da una scala di laboratorio a una scala industriale, avremo bisogno di un po’ di finanziamento. Sto cercando di utilizzare materiali sostenibili per gli elettrodi, perché l’idea centrale è creare un futuro molto pulito e sostenibile”, sottolinea l’ingegnere. “Invece di utilizzare risorse nuove, possiamo sfruttare tutto ciò che è riciclabile a nostro favore, evitando di consumare ulteriormente la Terra”.