“Il valore aggiunto del mondo dell’aceto in Italia è decisamente rilevante perché abbiamo vari comparti, abbiamo l’aceto di vino, il balsamico di Modena, gli aceti di frutta, l’aceto di riso, che hanno una grande rilevanza a livello economico. In Italia ogni anno vengono trasformati circa 600-700mila quintali di vino in aceto di vino. L’aceto balsamico, una bandiera del Made in Italy, viene esportato per il 92% all’estero e solo l’8% viene consumato domesticamente e la produzione annuale si attesta intorno ai 100 milioni di litri. Sono numeri importanti, filiere solide, legate al territorio, la maggior parte delle imprese sono familiari. E’ un patrimonio inestimabile, un asset strategico dell’agroindustria italiana”. Lo dice a GEA Giacomo Ponti, a margine della presentazione dello studio di Filiera, per i settori Vini, Spiriti e Aceti, realizzato da Nomisma per Federvini.