“Certamente l’Italia in questo nuovo scenario ha acquisito un ruolo centrale per quanto riguarda i flussi di gas se pensiamo che nel corso del 2022, nonostante tutti i problemi del gas, ci sono state forti esportazioni di gas che non abbiamo mai registrato. E in prospettiva negli anni a venire continueranno ad esserci perché noi abbiamo tantissimi punti di ingresso del gas in Italia. Ma noi abbiamo altri due elementi che dobbiamo tenere in considerazione”. Lo afferma l’amministratore delegato di Italgas Paolo Gallo a margine dell’evento ‘L’energia per l’Italia e l’ Ue: le fonti e le regole del mercato energetico’, organizzato da Withub, con la direzione editoriale di Eunews e GEA, in corso presso lo Spazio Europa Experience di Roma. “A breve termine – spiega – la potenzialità che l’Italia ha nella produzione di biometano e che va coltivata e sviluppata perché può arrivare a rappresentare il 10-15% del fabbisogno nazionale. In una prospettiva più a medio-lungo termine, invece, la produzione di idrogeno verde da fonte rinnovabile: anche su questo le potenzialità ci sono visto il numero di fonti rinnovabili che l’Italia può attivare, parliamo sia di solare che di eolico, ma a mio avviso bisogna fare ancora molto sulla parte di ricerca e sviluppo. Non siamo ancora in una situazione matura come quella del biometano”.