“L’Italia senza polemiche sarebbe come un albero senza foglie. E’ normale, che vengano da una forza politica dell’opposizione è altrettanto normale, meno normale è che lo faccia il Partito democratico, che in termini di nomine di governo minore credo non abbia dato un buon esempio”. Così, intervistato da Gea, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, risponde alle polemiche del segretario del Pd Enrico Letta che ha definito un “Brutto segnale” l’avvicendamento di Guido Castelli a Giovanni Legnini come commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto. “Il senatore Legnini – spiega – rimane sull’Isola di Ischia con un compito assai gravoso che si aggiunge a quello post-sisma ed è una scelta di questo governo, senza alcun criterio di carattere politico. Il senatore Castelli, che ha fatto l’amministratore locale, è stato un ottimo sindaco e conosce bene quel territorio, è stato scelto per occuparsi del completamento della fase di ricostruzione, che il commissario Legnini non poteva assolvere con una certa leggerezza essendo già onerato da due incarichi particolarmente importanti. Sono tre gli obietti che il governo vuole perseguire per l’incarico e la nomina di commissario: la vocazione organizzativa, la conoscenza del territorio e il rapporto fiduciario, tutti questi requisiti sono stati rispettati. Fra i tre non c’è l’appartenenza politica”.