“Finché sono etichette di carattere nazionale, ognuno decide se fare cose illogiche”. Lo dice il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine della presentazione del Report 2023 delle attività del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) del Masaf, a proposito della scelta del Portogallo. “Noi non consideriamo il Nutriscore solo un problema per gli italiani e le aziende italiane, ma per il benessere della popolazione mondiale, perché è un indirizzo completamente sbagliato. Quando qualcuno definisce potenzialmente pericolosi il parmigiano o l’olio d’oliva, dice una fesseria. E se in base a un algoritmo vengono individuati questi alimenti come rischiosi, è un’idiozia. Lo abbiamo detto e lo ripeteremo infinite volte: queste etichettature servono a condizionare”. Per questo “abbiamo interlocuzioni con la Presidenza belga, che ho incontrato la settimana scorsa segnalando la nostra contrarietà ferma, come sistema Italia, al Nutriscore” e “devo dire che mi ha tranquillizzato rispetto a un convegno che si svolgerà il 25 aprile e nel quale si parlerà proprio di questo tema, dicendomi che non è tra le priorità riprendere questo discorso, almeno per quanto riguarda la commissione Agricoltura – continua Lollobrigida -. Quindi, per l’etichettatura dei prodotti non c’è il rischio che in questo semestre passi”. Dopodiché “l’Europa ci condiziona, ma spero che questo possa essere invertito condizionando sempre di più noi l’Ue in termini positivi e poi, dopo il 9 giugno, che ci sia un altra commissione e un altro indirizzo rispetto alla protezione delle nostre eccellenze e di conseguenza del benessere delle nostre imprese ma soprattutto dei cittadini del pianeta”, conclude.