“Il risultato che si evidenzia da questo report annuale che promuoviamo, che è ‘L’Italia che ricicla’, evidenzia che oggi abbiamo un tasso di circolarità, cioè la capacità di riportare nella produzione i materiali riciclati, che è circa del 20%. È un risultato buono a livello nazionale: se guardiamo l’Europa siamo intorno all’11%, poi superiamo la Germania, la Francia e la Spagna. Quindi è un valore che ci porta tra i leader sull’economia circolare. Il problema è che dobbiamo cercare di difendere questo risultato importante che abbiamo a livello nazionale: per farlo servirebbe una strategia industriale, capace di fare dell’economia circolare il motore non solo per la competitività – che è un tema fondamentale oggi in Europa – ma anche per la decarbonizzazione, che è un altro obiettivo importante che l’Europa sta perseguendo”. Così ha dichiarato Elisabetta Perrotta, direttore di Assoambiente, ai microfoni di GEA durante Ecomondo 2025.
“In Assoambiente esistono già molteplici realtà, basta pensare alla sezione Unicircular – ha aggiunto – . Qui abbiamo diverse filiere che si occupano proprio di economia circolare, dagli pneumatici a fine vita ai veicoli a fine vita, alle plastiche, ai RAEE che è un altro tema fondamentale oggi a livello nazionale ed europeo. Abbiamo poi gli inerti, che a livello quantitativo rappresentano un settore molto importante soprattutto per l’economia circolare. Quindi, oltre a questa collaborazione interna, cerchiamo di sviluppare quanto più possibile una collaborazione anche con altre associazioni non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo”.