“L’ambasciatore saggio che oggi è il consigliere diplomatico del premier meloni ha realizzato una prima importantissima misura di scambio e di selezione di personale tunisino che può venire in Italia sono 4500 persone che ricevono una prima formazione di base in Tunisia e poi vengono in Italia per avere la formazione specialistica. Questo è un esempio importante di capitale umano. Gli scambi incominciano a esserci: noi abbiamo fatto in Duferco, grazie all’Università di Genova, un accordo col Politecnico Mohamed VI del Marocco, per cui due giovani ingegneri marocchini, esperti in transizione energetica saranno con noi un anno a lavorare e lo scambio di personale qualificato, la formazione di personale qualificato da parte dell’università è l’incrocio tra università italiane e università del Maghreb, è un altro strumento fondamentale di Cooperazione sul capitale umano e credo che l’Italia abbia tutto l’interesse a sviluppare questi rapporti perché naturalmente quando c’è scambio di manager, di dirigenti, lo scambio commerciale diventa molto più semplice, molto più fluido, c’è amicizia e comprensione reciproca e questo aiuta il commercio internazionale”. Lo ha detto a Gea il presidente di Duferco, Antonio Gozzi, che ha partecipato all’evento organizzato da Fondazione Articolo 49 ‘Nuove energie tra Europa e Africa’, nella residenza dell’ambasciatore del Marocco in Italia, a Roma.