“È fondamentale occuparsi in maniera corretta del recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, non soltanto per ragioni ambientali e per evitare di buttare in discarica i prodotti, ma anche perché si può aprire un mercato nuovo, molto interessante, per il mondo europeo dei rivenditori e dei lavoratori, che possono fare questi ricondizionamenti e rimesse in ordine dei prodotti: per noi anche questa è economia circolare. E aprirebbe grandi scenari interessanti, anche di investimenti, per tante imprese”. Lo dice a Gea il direttore generale di Aires, Davide Rossi, a margine del convegno ‘Economia circolare: l’importanza strategica dei Raee. 32 proposte per favorire un’evoluzione del settore’. “Il mondo del reatail – aggiunge -, i ragazzi dei nostri punti di vendita sono molto preparati e conoscono molto bene i valori, anche economici, dei prodotti. Sono state introdotte recentemente le nuove etichette energetiche: sul tema dell’energia il nostro settore sta facendo la prima parte in maniera molto significativa”.
Il direttore di Aires continua parlando di ‘cultura del sospetto’, aggiungendo che serve meno burocrazia: “In Italia c’è la cultura del sospetto: tutte le volte che si parla di rifiuti, si teme che succedano cose terrificanti, che questi prodotti possano danneggiare l’ambiente e le persone. Noi chiediamo un po’ meno burocrazia”. “So che questo ovviamente dovrà avere come risposta anche maggiori controlli – aggiunge – siamo disposti ad averli, ma vorremmo norme più semplice, più agevoli, per consentire alle imprese oneste di lavorare bene e poi, naturalmente, bisogna colpire chi non si comporta correttamente. Il rischio è di mettere troppi limiti anche a coloro che vogliono fare bene il proprio mestiere”.