“Scrivere a mano e leggere su carta sono pratiche imprescindibili, se ne facessimo a meno perderemmo qualcosa di importante nelle nostre capacità cerebrali”. Al Salone del Libro di Torino Andrea Cangini, Segretario Generale della Fondazione Einaudi, presenta il neonato ‘Osservatorio Carta, Penna & Digitale’ insieme a Carlo Emanuele Bona, Presidente Associazione Grafici e Cartotecnici e Simone Lattes, Presidente Industrie Editoriali di Torino. “Esiste e deve esistere una declinazione fra il digitale e la scrittura e lettura su carta – ha insistito Lattes – Sbilanciarsi troppo verso il digitale non favorisce l’apprendimento, la memorizzazione né lo studio. Bisogna trovare la giusta mediazione” raccomanda.
Ad animare il dibattito organizzato nell’ambito degli incontri Torino Capitale della Cultura di Impresa c’erano insieme al Presidente degli industriali torinesi Giorgio Marsiaj, lo scrittore Francesco Filippi, la grafologa Maria Teresa Morasso e il neuroscienziato Manfred Spitzer. autore di ‘Demenza digitale’ e di ‘Solitudine digital’: “Esiste un legame fra un utilizzo fuori controllo della tecnologia digitale e patologie che spaziano dalla depressione, all’insonnia, all’ansia patologica, ai disturbi alimentari. Il digitale sulla scuola poi ha registrato risultati fallimentari”. Uno dei principali obiettivi dell’Osservatorio, ha evidenziato Bona “è la ricerca della giusta dieta mediatica” con l’ausilio delle scuole e delle istituzioni.