“I dati dell’anno scorso sono più che sufficienti e ci hanno consentito di raggiungere un tasso di riciclo superiore all’80%, che ci pone una volta di più ben al di là dei target fissati dall’Europa per il 2030, che erano stabiliti al 75%. L’anno scorso abbiamo infatti raggiunto l’80,5%, confermando una situazione decisamente positiva”. Così ha dichiarato ai microfoni di GEA, in occasione di Ecomondo 2025, Gianni Scotti, presidente di Coreve, Consorzio per il riciclo del vetro.
“Quest’anno è sempre positivo per quel che riguarda la nostra raccolta, però si prevede una lieve contrazione perché abbiamo dovuto assistere a una riduzione del potere d’acquisto e, di conseguenza, a una difficoltà nella spesa degli italiani sul territorio nazionale. I nostri obiettivi – ha rimarcato – sono sempre migliorarci e consentire all’industria vetraria italiana dei prodotti da imballo, quindi bottiglie e vasi, di utilizzare quanto più possibile rottame come materia prima. Cioè rottame trasformato in materia prima seconda, che consente di fabbricare nuovi contenitori con caratteristiche assolutamente identiche a quelli fabbricati utilizzando materia prima vergine, ma con un risparmio di energia di circa il 30% e una emissione di CO2 particolarmente ridotta”.