“L’Italia dispone di una filiera completa di eccezionale qualità, con piccole e medie imprese e grandi aziende che producono valore nell’intero sistema Paese nella forma di innovazione, tecnologia e produzione”. Lo ha detto i ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un videomessaggio all’evento ‘Space Economy: Definire le regole per sfruttare le opportunità’, organizzato da Withub, Gea, Eunews e Fondazione Art.49 a Roma. “Una vera e propria eccellenza che si estende in un’intera catena del valore. Assistiamo anche al moltiplicarsi di attività spaziali non tradizionali, saper innovare è infatti essenziale per affrontare le sfide del futuro, come la sicurezza, la difesa, e la sostenibilità Per questo è necessario favorire l’accesso delle nostre imprese a finanziamenti pubblici mirati e specifici”.
Per Urso, “compito del governo è quello di promuovere la sostenibilità degli investimenti ancorandoli alla domanda di servizi. L’Italia sta fortemente investendo nella space economy, e le risorse messe a disposizione per i prossimi anni entro il 2026 raggiungeranno circa 7,3 miliardi di euro, inclusi i contributi Esa, Asi, i fondi Pnrr e fondi europei di altra natura. Aggiungo che nel collegato spazio nella precedente legge di bilancio è prevista una dotazione iniziale di 320 milioni per sostenere la space economy. Questo disegno di legge collegato – spiega – rappresenterà una tappa intermedia importante e significativa con la legge organica sullo spazio che porteremo all’approvazione parlamentare nei prossimi mesi. Comunque l’iter si concluderà necessariamente prima della sessione di bilancio”.
Il ministro ha ricordato due iniziative internazionali promosse dal governo: “a Verona a marzo abbiamo voluto riprendere gli incontri ministeriali dei G7 dedicati all’industria e alle nuove tecnologie inserendo lo spazio come strumento di sviluppo delle capacità delle conoscenze dei 7 membri del G7. Lo spazio sarà parte integrante del piano Mattei nei confronti dell’Africa, la base di Malindi in Kenya, dove 60 anni fa si realizzò il sogno italiano nello spazio, contribuirà a rilanciare una rinnovata collaborazione su attività e tecnologia spaziale. Andò in Kenya nelle prossime settimane, proprio a tal fine perché quella base può essere molto importante per quanto riguarda la formazione degli astronauti nei Paesi africani e per il lancio eventuale delle loro mini costellazioni satellitari“. E conclude: “Lo spazio rappresenta da secoli l’immagine più concreta della proiezione dell’uomo verso il proprio futuro e sono certo che l’Italia saprà partecipare in maniera importante alle grandi sfide future confermando la sua leadership“.