Transizione, Bicciato (Ffs): “Riqualificare lavoratori che rischiano di uscire dal mercato”

L’orientamento verso uno spostamento importante di investimenti verso le attività low carbon è inevitabile. La questione sulla transizione ecologica ha a che vedere con i tempi che possono essere variabili, la crisi del gas ha rallentato il processo che ha bisogno di essere accelerato. Lungo la strada di un cambiamento di di un modello produttivo così radicale ci sono anche effetti che possono essere importanti da governare. Per esempio il rischio di perdita di posti di lavoro, passando dal fossile al rinnovabile”. Così Francesco Bicciato, Direttore Generale Forum per la finanza sostenibile, a margine dell’evento Green Economy Finance, il ruolo della finanza e del risparmio a sostegno della transizione ecologica’, organizzato da Gea, Eunews e Fondazione Articolo 49, tutte facenti parte del gruppo Withub. “Ci sono stime di perdita potenziale di circa 6-7 milioni di posti di lavoro a livello globale ma un recupero di 24 milioni per gli effetti della riqualificazione professionale. Vale a dire che l’economia verde è in grado di assorbire manodopera. E’ importanche che si mettano in atto azioni di politica di lavoro attive in modo da riqualificare e formare i lavoratori che rischiano di uscire dal mercato del lavoro”, aggiunge.