“Dal punto di vista economico le sfide sono enormi e e richiederanno una grande coesione politica e grande volontà di andare in questa direzione di integrazione intelligente e strategica se si vuole perseguire obiettivo di sovranità strategica dell’Europa capace di recuperare o conquistare leadership nei settori attraenti del domani” .Così Luca Jahier Presidente emerito del Comitato economico e sociale europeo a margine della decima edizione dell’evento ‘How Can We Govern Europe?’, organizzato da Withub con la direzione editoriale di Eunews e GEA, in corso a Bruxelles, presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia in Belgio. “La partenza della prossima legislatura dipenderà molto da quello che accade in queste ore, dal punto di atterraggio della discussione sulla riforma della governance economica dell’Ue, questo sarà dirimente e purtroppo le notizie di queste ore non sono affatto buone rispetto a una polarizzazione e a una restrizione che va in senso inverso dalle grandi aperture per finanziare ciò che l’Europa ha bisogno, che sono le grandi transizioni, digitale e verde ma anche sociale e di accompagnamento alle trasformazioni immense a cui dobbiamo far fronte e a cui si è aggiunta la difesa che non era prevista inizialmente” ,ha spiegato. Per Jahier, “molto dipenderà da dove si atterra e se si atterra con questa riforma. La nuova legislatura dovrà affrontare alcuni temi di assoluto rilievo: dovrà venire a capo, speriamo, del post-guerra e a un’ipotesi di allargamento che però ha implicazioni enormi per il bilancio dell’Ue e per il carico economico della partita. Dovrà affrontare la preparazione del nuovo bilancio settennale e bisognerà riformare a fonde le regole del bilancio sia di entrata che di spesa perché già oggi si sta raschiando il fondo del barile e non si riesce a finanziare ciò di cui c’è bisogno. Quindi bisognerà mettere mano a una nuova logica mettendosi d’accordo sia sulle risorse propri sia su meccanismi di finanziamento di quelli che sono i beni comuni europei o di meccanismi di attrazione di investimenti privati capaci di sostenere l’insieme della partita”