Vino, Cirio: “Battaglia persa su Irlanda, Europa non si è mossa”

Il presidente della Regione Piemonte, nell'intervista concessa a GEA, ha parlato anche di siccità e futuro dell'automotive

L’emergenza siccità che coinvolge il Piemonte e in particolar modo l’agricoltura, il futuro dell’automotive alla luce della nuova normativa europea, le case green, l’etichettatura del vino e le risorse del Pnrr. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha parlato di tutto questo in una lunga intervista concessa a GEA.  Anche del futuro, tra la possibilità di continuare il suo lavoro di Governatore e la possibilità di tutelare il Piemonte in Europa. “Io evidentemente sarei onorato di continuare a guidare questa regione se i cittadini piemontesi vorranno, così come sarei onorato di rappresentarla per la prima volta a Bruxelles in un ruolo importante” confida il Governatore della Regione pedemontana che l’anno prossimo sarà chiamata al voto per una nuova legislatura. “Io credo che noi dobbiamo cercare di essere utili allora la valutazione è: “sono più utile da Presidente di Regione o magari in un ruolo di primo piano europeo?”. Non è una domanda a cui posso rispondere da solo” afferma Cirio. Il confronto sarà interno al Governo e al partito di Forza Italia. Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il Presidente della Regione Piemonte entra nel merito delle recenti polemiche: “Io credo che vadano date le risorse a chi è in grado di spenderle bene nei tempi giusti. Se poi al Sud o al nord non mi interessa” dice Cirio. “Emiliano fa bene a rivendicare la qualità di spesa – continua – La Puglia è una regione che nella classifica delle regioni italiane per capacità di spesa dei soldi europei è ottimamente posizionata tant’è che c’è stata un’esplosione turistica della Puglia che è anche legata al fatto che gli investimenti li hanno fatti e li hanno fatti bene. Quindi non semplifichiamo nel divario nord sud perché sarebbe sbagliato non generalizziamo ma manteniamo il principio che non è sbagliato: ‘se sei in grado di spendere io posso darteli e te li do”. La questione dell’etichettatura del vino è uno dei dossier che ha visto in questi mesi un confronto acceso fra le istituzioni italiane e quelle europee e degli altri partner comunitari. Un dossier particolarmente sentito in una Regione fra le più rinomate e importanti per la produzione vitivinicola. “Vedo complicato che si possa vincere la battaglia perché l’Europa non ha fatto nulla”. Evidenzia il presidente della Regione Piemonte. Il nodo più controverso nasce  intorno alla proposta irlandese di introdurre la scritta sugli alcolici, e sul vino, ‘nuoce gravemente alla salute’. “È un regolamento interno, che è stato notificato a Bruxelles, che aveva sei mesi per dire se andava bene o no. E non ha detto nulla e questo ha creato un silenzio assenso- ricorda Cirio – Noi come comitato delle regioni, che presiedo, ci siamo schierati in maniera contraria, perché chi equipara il vino all’alcool vuol dire che è ignorante”. Il Governatore passa poi a commentare il tema Olimpiadi: “Questa è una città che, ahimè, ha fatto una scelta sbagliata. È stato un errore, credo uno dei peggiori errori che storicamente questo territorio abbia compiuto in passato è stato quello di rinunciare a Olimpiadi. Il Piemonte, precisa, tifa “Italia non tifiamo né Milano né Torino né Cortina, noi tifiamo Italia e le Olimpiadi che sono una grande opportunità per l’Italia”.