‘Cinque Vele’ 2022: vince l’acqua della Sardegna

Dalle Cinque Terre alla Capraia fino alle Tremiti. Sono solo alcune delle località balneari considerate nell’aggiornamento della guida ‘Il mare più bello’ di Legambiente e Touring Club Italiano

Dalle Cinque Terre alla costa cilentana, dalla Maremma toscana al Salento, dalla Capraia fino alle Tremiti. Sono solo alcune delle località balneari considerate nell’aggiornamento della guida ‘Il mare più bello’ di Legambiente e Touring Club Italiano che oltre 20 anni offre una panoramica annuale sui comprensori balneari più belli e sostenibili d’Italia. Nell’edizione 2022 sono state ‘premiate’ con le ‘Cinque Vele’ le migliori 45 località selezionate tra ben 98 comprensori turistici. Una ricognizione annuale, quella di Legambiente e Touring Club, che si basa su caratteristiche ambientali e qualità dell’ospitalità.

PRIMATO SARDO

Anche quest’anno al primo posto della classifica figura la Sardegna, con ben 6 comprensori turistici a Cinque Vele. Seguono Toscana e Puglia (3 comprensori in ciascuna regione), quindi Sicilia e Campania (2 comprensori a testa) e Basilicata e Liguria (1 comprensorio a Cinque Vele in ciascuna regione). Quanto al turismo lacustre, il Trentino-Alto Adige riceve il maggior numero di riconoscimenti con ben 3 laghi su 6 a Cinque Vele, seguito da Lombardia, Piemonte e Toscana. Tuttavia il primo in classifica, secondo la guida blu, è il lago Mis nel Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi.

Le località a Cinque Vele che premiamo oggi – ha spiegato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambienterappresentano le migliori buone pratiche amministrative e dimostrano che un nuovo modo di fare turismo è possibile, puntando sull’ambiente e sull’inclusività. Una vacanza nuova rispetto a quella di vent’anni fa, più consapevole, fatta di esperienze all’aria aperta, escursioni in bicicletta o trekking, di visite ai borghi storici e ricercati momenti di benessere“. Ciafani rimarca che “la nuova edizione della guida racconta della sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e quella parte sana dell’imprenditoria del mondo balneare, capace di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime performance ambientali”.

LE CINQUE VELE

Ecco allora che la Sardegna sale in cattedra: tra i 6 premi figurano le terre della Baronia di Posada alla Gallura costiera, il comprensorio di Baunei al litorale di Chia, il Golfo di Oristano con la Penisola del Sinis e l’isola di Maldiventre fino al litorale della Planargia sulla costa occidentale. In Toscana le Cinque Vele sventolano quest’anno sui comuni dei comprensori della Maremma, della Costa d’Argento e dell’Isola del Giglio e sull’Isola di Capraia. In Puglia in vetta alla classifica figurano le isole Tremiti, il comprensorio dell’Alto Salento ionico e quello dell’Alto Salento Adriatico. Cinque Vele anche in Sicilia, con le isole di Pantelleria e di Salina, in Campania con i comprensori del Cilento antico e della Costa del Mito, in Liguria con i Comuni delle Cinque Terre. Una bandiera a Cinque Vele anche per la Basilicata con la Costa di Maratea. Vacanza a Cinque Vele anche per gli amanti del turismo lacustre: premiati i laghi di Molveno, Fiè e Monticolo in Trentino-Alto Adige, il lago dell’Accesa in Toscana, il lago di Avigliana Grande in Piemonte; in Veneto il lago del Mis (al primo posto) e in Lombardia il comprensorio di Comuni della riva Occidentale del Lago di Garda.

I PARAMETRI CONSIDERATI

Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano, svela che “per mappare le quasi 100 zone balneari esaminate nella guida, 45 delle quali poi descritte in dettaglio, oltre alla valutazione dello stato delle acque, dei fondali e delle spiagge concorrono vari altri indicatori di qualità ambientale e di accoglienza turistica, dall’integrità del paesaggio all’efficienza nella gestione dei rifiuti, dal peso dei consumi energetici agli standard di accessibilità dei luoghi, dal livello dei servizi ricettivi e di mobilità alla cura dei beni storici e artistici del territorio, all’attenzione con cui se ne promuovono tipicità produttive, artigianali, alimentari”. Ne risulta “non una classifica”, commenta Iseppi, “ma una mappatura geografica che fotografa le eccellenze dei mari e dei laghi italiani e uno stimolo a riflettere sulla straordinaria ricchezza del patrimonio naturalistico e ambientale italiano”.

OLTRE AL MARE

Nella guida non mancano zone di consolidata tradizione balneare, anche se l’obiettivo è quello di valorizzare quelle meno note e perciò più incontaminate: con i suoi circa 7500 km di coste, l’Italia offre ancora spiagge incontaminate, paesi e borghi lontani dalle folla turistica, feste e tradizioni, cucina ed esperienze di ospitalità genuine e a prezzi modici. Le pagine de ‘Il mare più bello’ riservano anche attenzione specifica alla segnalazione delle attività ecologiche e sostenibili, come escursioni in bicicletta, percorsi in canoa, immersioni, trekking tra boschi e sentieri, alla scoperta anche delle Bandiere arancioni del Tci, località dell’entroterra che meritano di essere visitate.