Sabato 26 marzo e domenica 27 marzo si terrà la trentesima edizione delle Giornate del Fai, iniziativa nata nel 1993 da un’idea del Fondo ambiente italiano fondato nel 1975. Il progetto permette la riapertura per un week end di luoghi storici o parchi solitamente inaccessibili al grande pubblico. Dal 1993 a oggi sono stati aperti 14.090 luoghi di storia, arte e natura in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti ‘Apprendisti Ciceroni’.
“Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa”, spiegano dal Fondo Ambiente italiano. “Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità”.
Il Fai, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Questo week end saranno aperti in tutta Italia 700 luoghi solitamente inaccessibili. Chi deciderà di prendere parte alle Giornate Fai potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita. Tra i tanti luoghi aperti al pubblico, si potrà visitare a Cornate d’Adda (MB) la Centrale Bertini, costruita lungo il fiume Adda nel 1898, all’epoca il più potente impianto idroelettrico in Europa. Nei dintorni di Narni (TR) l’Abbazia di San Cassiano permetterà invece un suggestivo itinerario tra natura incontaminata e architettura medievale.