Più del 75% dei corpi idrici monitorati in Italia presenta un buono stato chimico e più del 42% un buono stato ecologico. Nel Paese inoltre oltre il 57% delle falde acquifere è in buono stato chimico e più del 61% è in buono stato quantitativo. Lo riferisce l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) nel suo report ‘Acqua: tra risorsa e pericolo’. L’elemento costitutivo del pianeta, ma anche dell’essere umano, rappresenta però anche un pericolo. Secondo lo studio, infatti, in Italia quasi due milioni e mezzo di persone sono a rischio in uno scenario di elevata pericolosità idraulica.