Misure concrete per fermare l’aumento della desertificazione. È l’obiettivo al quale mira la Cop15, la Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD). Ad Abidjan, in Costa d’Avorio, si riuniscono oggi nove capi di stato africani, tra cui il presidente del Niger Mohamed Bazoum, il suo omologo congolese Felix Tshisekedi e Faure Gnassingbé del Togo, dovrebbero partecipare all’incontro con il presidente ivoriano Alassane Ouattara. Il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parteciperanno ai dibattiti in videoconferenza.
TERRA. VITA. PATRIMONIO: DA UN MONDO PRECARIO A UN FUTURO PROSPERO
Il tema dell’evento è ‘Terra. Vita. Patrimonio: Da un mondo precario a un futuro prospero’ è “una chiamata all’azione per assicurare che la terra, che è la nostra fonte di vita su questo pianeta, continui a dare i suoi benefici alle generazioni presenti e future“, ha affermato l’UNCCD in una dichiarazione. “La conferenza presterà particolare attenzione al ripristino di un miliardo di ettari di terra degradata entro il 2030, assicurando la sostenibilità dell’uso della terra di fronte agli impatti del cambiamento climatico, e combattendo l’aumento dei rischi di disastri come siccità, tempeste di sabbia e polvere e incendi boschivi“, ha sottolineato l’agenzia delle Nazioni Unite.
GRANDE MURAGLIA VERDE
Il continente africano è particolarmente colpito dalla desertificazione, soprattutto nel Sahel. La questione della Grande Muraglia Verde, un progetto faraonico che mira a ripristinare cento milioni di ettari di terra arida in Africa entro il 2030 su una striscia di 8.000 km dal Senegal a Gibuti, dovrebbe essere affrontata durante la riunione, che si concluderà il 20 maggio.