Si apre oggi, dieci giorni prima del solito, la stagione della fioritura dei ciliegi a Tokyo, una delle attrazioni turistiche più straordinarie del Giappone. L’anticipo, considerato da record, sta diventando sempre più ricorrente negli ultimi anni ed è legata al riscaldamento globale. Questo momento segna l’inizio di “hanami”, la tradizione giapponese di ammirare i nuovi fiori di “sakura” (ciliegi) e celebrare l’arrivo della primavera organizzando picnic con la famiglia o gli amici. La fioritura dei ciliegi è quindi un evento molto seguito in tutto il Paese. I media giapponesi competono nelle previsioni sul suo calendario preciso in tutto l’arcipelago e coprono le notizie con entusiasmo.
I delicati fiori nei colori bianco e rosa erano già apparsi così presto a Tokyo nel 2020 e nel 2021, secondo la Japan Meteorological Agency (JMA) sulla base dei suoi 70 anni di statistiche sull’argomento. Sei giorni più tardi nel 2022. “Abbiamo avuto molti giorni caldi a marzo” finora, dice della JMA nel tentativo di spiegare l’inizio precoce del fenomeno. “Anche il cambiamento climatico potrebbe aver avuto un ruolo”, spiega.
La JMA aveva già stimato nel 2021 che il fenomeno fosse legato alla tendenza al rialzo delle temperature. I festeggiamenti intorno all'”hanami” erano stati parzialmente viziati tra il 2020 e il 2022 dalla pandemia di Covid-19; le autorità giapponesi avevano sconsigliato assembramenti festivi in questo periodo, anche all’aperto. L’annata 2023 dell’hanami in Giappone sarà così la prima ad essere celebrata senza restrizioni dal 2019. Sarà anche la prima in quattro anni per i turisti stranieri, ai quali il Giappone è stato chiuso tra il 2020 e il 2022 a causa della crisi sanitaria.
L’hanami non è una tradizione soltanto estetica. La cultura giapponese celebra anche la caducità, rappresentata in questo caso dai fiori che cadono e vengono trasportati dal vento. Il sentimento di malinconia che ne consegue è la metafora perfetta di ciò che si prova davanti allo scorrere del tempo.
(Photo credit AFP)