La carenza globale di fertilizzanti – diretta conseguenza della guerra in Ucraina – ha mobilitato anche l’Onu. In occasione dell’assemblea generale che si è svolta a settembre a New York – con oltre cento Stati membri delle Nazioni Unite che hanno approvato la Roadmap per la sicurezza alimentare globale – è stata firmata la Dichiarazione che fissa l’obiettivo di contrastare “l’impatto combinato di una pandemia globale, le crescenti pressioni dovute alla crisi climatica, gli alti prezzi dell’energia e dei fertilizzanti e i conflitti prolungati, tra cui l’invasione della Russia in Ucraina”, che hanno aumentato “drasticamente” l’insicurezza alimentare globale, “soprattutto per i più vulnerabili”. Lo scatto che porta dalle parole ai fatti si esplicita in sette linee d’azione specifiche “per rispondere ai bisogni umanitari immediati e costruire sistemi agricoli e alimentari più resilienti”.
I leader del Summit sulla Sicurezza Alimentare Globale spingono per aumentare la produzione di fertilizzanti per compensare le carenze e accelerare le innovazioni e, allo stesso tempo, favorire l’agricoltura e i sistemi alimentari sostenibili, sostenendo i Paesi più colpiti in loco sia a livello di produttività agricola sia di transizione energetica per gli agricoltori di qualsiasi dimensione. Di qui la necessità di aumentare gli investimenti in ricerca e tecnologia per “sviluppare e implementare innovazioni agricole basate sulla scienza e resistenti al clima, comprese le sementi”, ma anche di monitorare i mercati che influenzano i sistemi alimentari, garantendo la “piena trasparenza” e condividendo dati e informazioni “affidabili e tempestive”.
In prima linea c’è la Francia, ‘investita’ a New York del compito di promuovere una serie di iniziative per facilitare l’accesso dei Paesi più vulnerabili ai fertilizzanti. Ora è compito della Fao e della World Trade Organization elaborare una mappa delle “restrizioni alle esportazioni“, nonché del “bisogno di fertilizzanti e dei colli di bottiglia della produzione“. Questa mappatura consentirà di “formulare proposte concrete per i Capi di Stato e di Governo” del G20 che si riuniranno il 15 e 16 novembre a Bali, in Indonesia.
I paesi vulnerabili saranno inoltre sostenuti finanziariamente da una “riallocazione dei diritti speciali di prelievo ” da parte del Fondo monetario internazionale e da “soluzioni logistiche a basso costo” attraverso il Programma alimentare mondiale. Sarà inoltre organizzato a Parigi un incontro dei produttori di fertilizzanti in vista del vertice del G20 per “intensificare la produzione il più rapidamente possibile“.
(Photo credits: Samuel Faber da Pixabay)