Carnevale di Rio green: i costumi ricevono una seconda vita

L'esempio virtuoso arriva dalla scuola di samba di Regina Coeli, a Capim Branco. Il racconto di Maria Lucia de Souza, presidente della scuola dove i vestiti del Carnevale vengono riciclati.

Il Carnevale è la festa più sentita in tutto il Brasile, in particolare a Rio de Janeiro. Costumi ricoperti di piume e paillettes invadono le strade della metropoli. Ma poi, finita la festa, dove vanno a finire? Ogni anno, dopo le sontuose sfilate delle scuole di samba di Rio de Janeiro, migliaia di costumi che hanno richiesto mesi di lavoro manuale vengono abbandonati all’uscita del sambodromo, senza poter essere riutilizzati dalla stessa scuola l’anno successivo. Alcuni commercianti ne approfittano per acquistare accessori, ma i costumi abbandonati fanno la felicità delle scuole di samba più piccole in un virtuoso esempio di economia circolare.

È il caso, per esempio, della scuola di Regina Coeli, con sede a Capim Branco, una città a 500 km a nord-ovest di Rio, nel vicino stato di Minas Gerais. Una decina di anni fa, la scuola di questo comune di circa 10.000 abitanti è stata una delle prime a recarsi alla Mecca del carnevale e a riempire un intero furgone di costumi dismessi. “Alcuni costumi sono ancora interi e in perfette condizioni. Quello che non possiamo usare in toto, lo portiamo comunque via. Laviamo i tessuti e rimuoviamo anche alcuni dettagli che possono essere utilizzati per creare nuovi costumi”, ha dichiarato all’AFP Maria Lucia de Souza, 75 anni, insegnante in pensione e presidente della scuola.

Come a Rio, le sfilate di carnevale di Capim Branco si svolgono domenica e lunedì. Ma con soli 150 partecipanti, rispetto ai 30.000 del sambodromo. Non meno dell’80% dei costumi utilizzati proviene dalle grandi scuole di samba dell’élite del carnevale carioca. “È un lusso”, dice Regina Coeli, insegnante d’arte di 59 anni. “Prepariamo tutto meticolosamente e il risultato è sensazionale!”, aggiunge, provando un bellissimo costume con frange arancioni e oro che si abbina alla sua corona. Nel laboratorio della scuola, circa 15 volontari sono impegnati a lavorare sugli ultimi dettagli. Hanno imparato sul campo a fare lavori di sartoria e trucco. “Questi costumi hanno un valore inestimabile per noi. Ed è anche importante per l’ambiente, perché li ricicliamo”, dice Maria Lucia de Souza.

Gli abiti abbandonati e non recuperati, invece, finiscono in discarica, tra le tonnellate di lattine, bottiglie e altri rifiuti che si accumulano durante la grande festa popolare. “La prima volta che siamo andati al sambodromo, abbiamo visto un camion della spazzatura che schiacciava direttamente i costumi”, ricorda la presidente di Unidos. Per raccogliere i costumi intatti, la sua squadra mette un telone a terra e appende un cartello al muro: “La Scuola di Samba di Capim Branco vi ringrazia per le vostre donazioni”. Il Viradouro, una delle scuole più tradizionali del Carnevale di Rio, assicura all’AFP che i suoi costumi vengono “riutilizzati” in altre edizioni o rivenduti, o addirittura regalati a gruppi più piccoli. Gli organizzatori del Carnevale di Rio, che è stato lanciato ufficialmente venerdì, hanno annunciato di aver messo in atto un’operazione di riciclo “unica” quest’anno, con l’obiettivo di renderlo “uno dei più grandi eventi a rifiuti zero del pianeta”.

Fotocredit: Afp