Caro-energia preoccupa ma la ViaLattea aprirà: appello a governo per rincari

"Questa è la prima stagione che, dopo la pandemia, si riparte per davvero con la prospettiva di una durata regolare", ha detto ha detto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio

Il caro energia preoccupa, e non poco, ma la ViaLattea il 7 dicembre aprirà la nuova stagione sciistica, come da copione. Ancora non è certo se saranno in funzione tutti gli impianti di risalita del comprensorio piemontese da oltre 300 chilometri di piste: a rischio, per l’aumento delle bollette energetiche, è l’accensione di alcuni impianti di innevamento di proprietà dell’Unione dei comuni (nel torinese). “Da giorni stiamo lavorando alacremente per risolvere questa criticità e fare in modo che all’apertura della stagione le cose almeno dal punto di vista logistico siano ricondotte per quanto possibile alla normalità”, ha spiegato il presidente della Sestriere spa, Giovanni Brasso, in occasione della presentazione della stagione 2022-2023. La sua ultima stagione da presidente, come ha annunciato. Da febbraio 2022 infatti la società che gestisce gli impianti è stata acquisita dal Fondo di investimenti Icon Infrastructure che si pone l’obiettivo di far crescere ulteriormente la Sestriere, con investimenti pianificati per oltre 30milioni di euro. Partendo dalla sostituzione dell’iconica seggiovia Cit Roc, vera novità della nuova stagione. Si tratta infatti di un impianto 6 posti con una capacità di trasporti di 2600 persone ora e una velocità di 5 metri al secondo, i cui lavori sono in fase di ultimazione e, salvo imprevisti sarà inaugurata in occasione del ritorno a Sestriere della Coppa del Mondo, il 10 e 11 dicembre.

Altro aspetto di novità sarà una particolare attenzione all’ambiente: “dal 2022 possiamo evidenziare che l’energia elettrica che utilizziamo è prodotta 100% da fonti rinnovabili come acqua, sole, vento, calore e terra. Grazie a questo tipo di approvvigionamento le relative immissioni sono a impatto zero, riducendo l’immissione in atmosfera di circa 2.500 tonnellate di co2 all’anno”, ha spiegato Ivana Semeraro consigliere di amministrazione della Sestriere Spa e membro della Fondo Icon. Per ora, una transizione ecologica degli impiantinon è prevista a breve termine” ma “l’abbiamo considerata, perché siamo un investitore anche nell’energia rinnovabili. Con un avanzamento tecnologico non escludiamo che ci possano essere soluzioni anche a medio termine”.

A preoccupare sono in effetti gli aumenti dei costi dell’energia. “Abbiamo fatto delle stime ma al momento compreremo elettricità sul mercato quindi saremo soggetti alle fluttuazioni del mercato”, spiega Semeraro garantendo “l’apertura degli impianti” al 7 dicembre. Sono allo studio forme di risparmio, come la settimana corta, la riduzione di orari o il rallentamento degli impianti, in coordinamento con le altre stazioni sciistiche anche se ancora non c’è un piano di strategia. Di certo, la maggior parte degli impianti della ViaLattea saranno funzionante, mentre non c’è sicurezza per quelli gestiti dall’Unione dei comuni, che ha già fatto sapere di essere pressata dai costi energetici “sulle aree di Sauze d’Oulx, Cesana-Sansicario e Claviere-Montiluna”.

Di fatto, i comprensori sciistici del Piemonte sono protagonisti di un settore strategico per il turismo regione ma per far fronte al caro energia serve l’aiuto del nuovo Governo come chiedono in coro le istituzioni. “Sestriere è motore del turismo invernale del Piemonte – ha detto il governatore, Alberto Cirioquesta è la prima stagione che, dopo la pandemia, riparte per davvero con la prospettiva di una durata regolare. Oggi, però, abbiamo una criticità in più, quella del caro energia, sulla quale, da sola, la Regione non può essere risolutiva”. La Giunta Cirio sta preparando una bando relativo alla legge 2 a sostegno delle stazioni sciistiche ma si è in attesa delle misure del governo “per non fare doppioni ma per unire l’aiuto regionale a quello dello Stato”, ha spiegato il presidente.

L’anno scorso, a causa della siccità e della scarsa neve, la ViaLattea ha già perso circa il 2,7% dei ricavi e il 22% dei passaggi rispetto alle due stagioni precedenti. “Noi siamo comunque soddisfatti abbiamo ulteriormente constatato che la Via Lattea non tradisce mai e ci apprestiamo a riprendere il trend in crescita interrotto in questi due anni così impegnativi“, ha concluso Brasso.

(Photo credits: Marco Bertorello / AFP)