La ‘bomba sporca‘ non è una bomba nucleare ma un tipo di bomba convenzionale circondata da materiali radioattivi destinati ad essere disseminati sotto forma di polvere al momento dell’esplosione.
Il termine ‘bomba sporca’, chiamato anche “dispositivo di dispersione radiologica” (RDD), o più comunemente ‘arma radiologica’, designa più in generale qualsiasi dispositivo detonante che diffonda uno o più prodotti chimicamente o biologicamente tossici (nucleare, radiologico, biologico o chimico). Questo tipo di bomba non è considerata un’arma atomica, la cui esplosione risulta dalla fissione nucleare (bomba A) o dalla fusione nucleare (bomba H) e provoca un’immensa distruzione ad ampio raggio. La fabbricazione di una bomba atomica richiede l’uso di complesse tecnologie di arricchimento dell’uranio. Molto meno complessa da realizzare, la ‘bomba sporca’ utilizza un esplosivo convenzionale e il suo scopo principale è quello di contaminare un’area geografica e le persone che vi si trovano sia con radiazioni diretto sia per ingestione o inalazione di materiali radioattivi.
“Una bomba sporca non è un’arma di distruzione di massa ma un’arma di perturbazione di massa che mira principalmente a contaminare e spaventare”, riassume l’American Nuclear Regulatory Commission (U.S NRC). Pertanto, il pericolo principale di una ‘bomba sporca’ deriva dall’esplosione e non dalle radiazioni: solo le persone molto vicine al luogo dell’esplosione vengono esposte a radiazioni sufficienti a causare gravi malattie nell’immediato. La contaminazione dipende da una serie di fattori, tra i quali la grandezza dell’esplosivo, la quantità e il tipo di materiale radioattivo utilizzato, le condizioni meteorologiche. Quanto più si è vicini all’esplosione, tanto più si rischia di essere feriti. Man mano che il materiale radioattivo si diffonde, diventa meno concentrato e meno dannoso. Tuttavia, la polvere radioattiva e il fumo possono spostarsi e rappresentare un pericolo per la salute se la polvere viene inalata o se vengono ingeriti cibi o acqua contaminati.
I materiali radioattivi necessari per fabbricare un tale ordigno esplosivo sono utilizzati negli ospedali, negli istituti di ricerca, nei siti industriali o militari.