Nuovo incidente sul Monte Bianco. Un seracco, un imponente blocco di ghiaccio che si è staccato dalla parete del massiccio, ha travolto diverse cordate di alpinisti lungo il costone francese, provocando una vittima e quattro feriti, di cui uno in condizioni gravissime. L’incidente è avvenuto nel settore del Mont Blanc du Tacul, nel territorio di Chamonix-Mont-Blanc, a 4.100 metri di quota, intorno alle 3 del mattino. I soccorsi sono ancora in corso: due alpinisti stranieri – tedeschi in base alle prime informazioni raccolte – risultano dispersi, anche se i gendarmi-soccorritori del Pghm di Chamonix non sono certi al momento che i due – che non hanno più dato loro notizie – siano stati effettivamente coinvolti dal crollo.
“Secondo le prime informazioni raccolte, l’origine dell’innesco della caduta del seracco sarebbe naturale“, ha dichiarato la Prefettura dell’Alta Savoia. Al momento del distacco, diverse cordate di alpinisti si trovavano nelle vicinanze: almeno 15 gli alpinisti coinvolti, di nazionalità francese, svizzera e spagnola. La vittima è di nazionalità francese. Tutti sono stati immediatamente soccorsi e trasportati negli ospedali di Sallanches e Annecy. Il rapido intervento delle squadre di soccorso ha permesso di evitare un bilancio ancora peggiore, ma la situazione rimane critica per uno dei feriti, che è stato dichiarato in condizioni molto gravi.
Un seracco è una formazione glaciale a forma di torre o pinnacolo, creata dall’apertura di crepacci. Queste strutture, instabili per natura, possono crollare improvvisamente, innescando pericolose valanghe di ghiaccio. Il distacco di un seracco è un evento difficile da prevedere, poiché può avvenire in qualsiasi momento, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. A differenza delle valanghe, i crolli di seracco dipendono dai complessi movimenti del ghiacciaio e dallo stato di equilibrio del seracco stesso. Di certo, il “sovraffollamento” della salita del Monte Bianco “non è responsabile” di questo incidente, assicura Blaise Agresti, ex capo del plotone della gendarmeria d’alta montagna di Chamonix, ai giornali francesi. Agresti spiega che negli ultimi anni e con l’attuazione della regolamentazione da parte del comune di Saint-Gervais, “il Monte Bianco è diventato più ragionevolmente frequentato” .