Una montagna di letame scaricata al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. E’ l’ultima azione di Extinction Rebellion per denunciare che “siamo ancora nella merda”. Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e appeso l’enorme scritta ‘Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori’, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. Il gruppo in una nota denuncia “l’assenza di politiche concrete di contrasto alla crisi ecoclimatica, nonostante il grave stato di siccità che l’Italia sta vivendo. Gli effetti della crisi sono infatti aumentati e sono sempre più evidenti nella vita di tutti i giorni: dalle montagne senza neve, i fiumi in secca, i paesi senz’acqua fino ai drastici crolli del raccolto agricolo”.
“Sentiamo ormai ogni giorno interviste e dichiarazioni del presidente e degli assessori regionali sul gravissimo stato di siccità in corso, ma tutti i progetti promossi da questa Giunta, come lo Skidome di Cesana e i chilometri di piste e infrastrutture nel Parco Naturale dell’Alpe Devero, raccontano un’altra storia”, afferma Paolo, uno degli attivisti saliti sulla tettoia. “Siamo in una crisi idrica gravissima, sintomo di un problema sistemico e ben più ampio, e la Regione Piemonte, insieme al governo italiano, sta letteralmente premendo l’acceleratore verso il collasso climatico”, aggiunge. “Siamo qui vestiti di fiori perché sappiamo che una rinascita è ancora possibile”, spiega Aurelia, l’altra attivista. “Di fronte alle inadempienze della Regione ci ribelliamo chiedendo di agire: finché non sarà fatto, come fiori continueremo a crescere da questa merda!”, conclude.
Nel pomeriggio, la risposta del presidente della Regione Alberto Cirio: “Fermo restando che ogni protesta è legittima fino a quando non viola la legge e i diritti altrui, e che manifestare a tutela dell’ambiente deturpando fontane, luoghi d’arte, edifici pubblici o privati risulta abbastanza paradossale, ringraziamo Extinction Rebellion per la cortese e utile fornitura di terriccio da concime che abbiamo già provveduto a destinare al giardino interno del Grattacielo Piemonte, al 43esimo piano, e alle aiuole del quartiere nei pressi del Palazzo a beneficio della comunità. Non si butta via niente: sono uomo di campagna, conosco bene rispetto il valore delle cose e soprattutto della terra“.